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“Prima del contatto di Mediamatic abbiamo avuto esperienze poco piacevoli con i formati video della pubblicità.

Con alcune aziende (T****) eravamo partiti bene, ma poi il nostro traffico (siamo un sito di medie dimensioni, non certo il Corriere) era insufficiente per generare un fil rate accettabile e i nostri ricavi si erano ridotti a un 20% di quelli iniziali (senza che il nostro traffico si fosse ridotto!).

Siamo poi passati ad altre soluzioni che però presentavano video troppo invasivi (a volte senza nemmeno la X di chiusura o con una X discutibile, la cui area spesso generava redirect non voluti al sito pubblicizzato) e di qualità molto dubbia: buoni ricavi, ma pessima pubblicità per noi.

Infine siamo arrivati a P**** e con i loro inread abbiamo fatto ricavi decenti, ma la loro piattaforma non era tecnologicamente valida, sia per problemi intrinsechi sia per il redirect ad altre piattaforme.

Normale quindi che il contatto con Mediamatic ci vedesse molto dubbiosi, inzialmente. Cosa ci ha convinto? Sinteticamente, in ordine di priorità:

·La possibilità di personalizzare con un account manager la nostra offerta pubblicitaria. Da questa collaborazione è nato il masthead con il quale siamo riusciti finalmente a valorizzare i nostri video educational.

·La qualità degli annunci; in particolare ci hanno sempre infastidito (e non solo noi, ma purtroppo anche i nostri clienti) chi utilizzava il nostro sito per promuovere promesse impossibili, del tipo “dimagrisci di 20 kg in una settimana” o “impara tre lingue in un mese”.

·L’efficienza tecnologica; in passato la lentezza e la scarsa affidabilità degli script che ci venivano offerti ci avevano penalizzato come SEO, tanto da farci oggi escludere a priori anche opportunità economicamente interessanti, ma tecnologicamente discutibili.

·I ricavi che devono essere allineati non solo con il mercato, ma anche con le aspettative del cliente; inutile che ci vengano proposti formati dove chi li propone non è competitivo.”